martedì 20 settembre 2011

Decimo anniversario della destra Po






Come sempre clicca sulle immagini per ingrandire, ciao.

lunedì 19 settembre 2011

sabato 17 settembre 2011

Agli Ibis eremiti piace il Delta del Po

Agli Ibis eremiti del progetto Walrappteam piace il Polesine e il Delta del Po

A pochi mesi di distanza gli Ibis eremiti si fanno rivedere in Polesine questa volta nel Delta del Po. Dopo l'avvistamento in foto avvenuto in Alto Polesine nel giugno di questa'anno di due individui

(Fabrizio Borghi ph.)

un'altro esemplare è stato avvistato in questi giorni in una zona del Delta del Po.

(ph. Elisabeth Merli, guida naturalistica ambientale).

Riporto questo post del settembre 2005 tratto dal blog dell'ornitologo ferrarese Menotti Passarella.

Si cercano occhi attenti per avvistare Ibis eremiti e dare una mano a scongiurare l’estinzione di una specie di uccelli ormai rarissima. L’appello è del Wwf Italia, che ha collaborato con la sua oasi di Orbetello a un progetto sperimentale condotto dal gruppo austriaco Walrappteam per reintrodurre in natura degli Ibis eremiti (Geronticus eremita) nati in cattività. Il 20 maggio gli Ibis, con tutta probabilità, sono partiti verso il Nord e i ricercatori hanno bisogno di aiuto per verificare che abbiano imparato la strada. Agli uccelli è stato possibile applicare solo dei trasmettitori che inviano segnali radio a terra, perché quelli satellitari sarebbero stati troppo pesanti. Il raggio di ricezione dei radio trasmettitori non è ampio, per cui i ricercatori hanno bisogno delle segnalazioni di tutti per seguire il volo degli ibis, in modo da verificare passo passo i loro spostamenti. La rotta che hanno percorso nel viaggio autunnale, seguendo l’aereo, passa su Tuscania, Perugia, Sansepolcro, Sant’Arcangelo di Romagna, Delta del Po, Lido di Venezia, Udine e infine l’Austria. Individuare gli Ibis non è difficile: sono neri, hanno un lungo becco rosso e pesano circa 1,2 chilogrammi e hanno un’apertura alare di circa un metro. Ogni esemplare è dotato di anelli colorati alle zampe, di un microchip e di una radio trasmittente. Assomigliano un po’ ai cormorani e volano in formazione a “v”. Gli ibis allevati dall’uomo sono fortemente legati ai loro genitori adottivi. Sono perfettamente in grado di distinguere le persone note da quelle sconosciute, che fanno avvicinare fino a circa 10 metri di distanza.
Chi li si avvista può chiamare il Wwf Italia (06 84497357) oppure mandare una mail al sito del gruppo austriaco Walrappteam (in tedesco e inglese) c’è anche un modulo da riempire per gli eventuali avvistamenti, che verranno puntualmente registrati. “Non abbiamo loro notizie dal 20 maggio -spiega il responsabile del progetto, Johannes Fritz – l’ipotesi più probabile è che abbiano iniziato la migrazione, ma non è escluso che si siano solo spostati nei paraggi, alla ricerca di cibo. Gli ibis adulti iniziano il viaggio verso Nord ai primi di aprile, in tempo per la riproduzione, ma questi sono ancora giovani e potrebbero aver ritardato la partenza”. “A seconda delle condizioni del tempo – prosegue il biologo – gli Ibis percorrono dai 50 ai 100 chilometri al giorno, se sono nel pieno della migrazione anche 200. Sappiamo in ogni caso dove dovrebbero tornare se hanno imparato la strada, alla nostra oasi di Scharnstein, nel Nord dell’Austria”. Il progetto per la reintroduzione dell’Ibis eremita in Europa è ambizioso: questi uccelli sono scomparsi sul continente fin dal Medioevo e sopravvivono in natura solo sulla costa atlantica del Marocco. Proprio qui, nel Parco Nazionale di Souss Massa, dal 1998 è in atto un programma per lo studio dell’ultima colonia di ibis eremita e la salvaguardia della specie.

lunedì 12 settembre 2011

Ricerche in corso


di Adriamo Talamelli
A tutti gli interessati che potenzialmente possono essere partecipi in particolar modo con le osservazioni sul campo.

Nel 2010 in Veneto,Emilia Romagna,Marche e Abruzzo (nel 2011 si e’ aggiunto la Sicilia) e’ partito un progetto dell’ISPRA con lo scopo di conoscere le strategie di nidificazione,zone di svernamento, raggruppamenti di muta e altro, nonche’ la problematica e soprattutto l’adattamento di questa specie visto oramai che non esiste piu’ un lembo di spiaggia tranquillo per nidificare. Tanto per dirne una, a Senigallia coppie di Fratino nidificano sui tetti degli stabilimenti balneari, una coppia addirittura sul tetto della caserma dei Carabinieri.Sono stati inanellati solo individui adulti (maschi e femmine) nidificanti, affinche’ tutti gli esemplari siano di ben precisa origine. Nella primavera del 2010 sono stati messi anelli codificati gialli alla tibia con 2 lettere, quest’anno sempre gialli al tarso con 3 lettere, alcuni di questi in Abruzzo dotati anche di Geolocator.Anche in Slovenia quest’anno sono partiti con lo stesso progetto, sui nidificanti all’interno delle Saline di Sicciole, solo che mettono anelli bianchi con la S iniziale,il prossimo anno si aggiungera’ anche la Croazia. Scorrendo fino in fondo potete vedere foto di individui inanellati in questo link:http://www.crb-photoguide.com/chaal.htmQuindi se vi capita di vedere Fratini controllate bene le zampe se hanno anelli colorati, se avete intenzioni di recarvi o ci passate vi dico alcuni siti a me noti dove potete trovarli in gran numero in questo periodo:
Macrozona di Punta Sabbioni,Sant’Erasmo,Cantiere del Mose’,Laguna nord di Venezia ci sono 2 gruppi di circa 200 individui ciascuno,Valle Ancona (Comacchio), dallo stabilimento balneare del Camping Lido di Spina dirigetevi a piedi a sud per 2 km circa, ce’ ne sono circa 100 individui, sparsi qua e la.Foce del Bevano,Ravenna circa 80 individuiLitorale tra il mare e i laghi di Burano e Varano,Foggia, 300 individui, forse di piu’.Bocca del fiume Serchio,Pisa circa 50.
Poi con il sopraggiungere dell’autunno e inverno in tutti i litorali ma in numero minore possono essere avvistati.
Nel caso di avvistamenti, i dati da prendere sono elencati in calce all’articolo.

Nel frattempo grazie all’ anello che aveva alla zampa, si è potuto sapere che, una femmina di Fratino inanellata in Abruzzo nel 2010 e’ ritornata poi nel 2011, ha nidificato con successo, ha lasciato accudire fino all’involo la prole di 3 giovani al maschio e se ne andata in Croazia si è accoppiata con un nuovo maschio Croato e ha portato a termine anche qui con successo l’involo di 3 giovani.

Promemoria per i neofiti dei dati da raccogliere nel taccuino da campo quando vedete una qualsiasi specie inanellata:

Specie,data, localita’,Comune,Provincia,
colore dell’anello,e codice inciso, questi dati sono essenziali,
molto utile e’ anche segnarsi su quale zampa si trova l’anello colorato e dove (tibia o tarso) e il senso di lettura (dall’alto o dal basso)
Qualora fosse possibile,utilissime anche le foto.
Molto utile, per il Fratino è segnare il numero degli individui presentì.

Un progetto simile nato in Ungheria riguarda L'airone bianco maggiore, di cui si vuol studiare la migrazione post-riproduttiva. A giugno del 2011 ben 500 individui sono stati marcati con anelli in pvc di colore rosso con 3 caratteri alfanumerici,tutti inanellati da pulcini sul lago Balaton e a Hortobagy,a questi si aggiungono i 300 inanellati negli anni precedenti.
Gia’ 8 (di cui 3 in questi giorni) individui sono stati visti/fotografati in Friuli e Veneto (regioni geograficamente esposte al flusso migratorio).
Con un minore numero di individui inanellati,un altro progetto simile e’ in corso dal 2008 in Croazia, (3 individui visti in Italia, 1 in Puglia,1 in Toscana e 1 in Friuli) questi hanno anelli bianchi con 3 caratteri alfanumerici.
In Italia questa specie viene marcata con anelli blu con 3 o 4 lettere.

In foto. Fratino ringed in NETHERLANDS

Delta d'autunno


Il Servizio Forestale Regionale di Padova e Rovigo, in collaborazione con l'Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po, ha organizzato una giornata dedicata ai frutti ed ai colori dell’autunno, che rendono particolarmente spettacolare la vegetazione del Giardino Botanico.

La giornata, che si svolgerà domenica 2 ottobre 2011 presso il Giardino Botanico Litoraneo di Porto Caleri, a Rosolina Mare (RO), rappresenterà l'occasione per scoprire la ricchezza dei frutti e delle bacche delle numerose specie di alberi e arbusti che caratterizzano il bosco e la macchia .

L'ingresso, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, sarà gratuito, e i visitatori saranno accompagnati lungo i percorsi da guide esperte.

Le visite guidate si svolgeranno con il seguente orario: mattino: 10.30 - 11.00 - 11.30 - 12; pomeriggio: 15.30 – 16.00 – 16.30 – 17.00.

Chi volesse cogliere l’occasione per approfondire le proprie conoscenze botaniche, è invitato a partecipare alle 15.30, ad una lezione sul campo dedicata al riconoscimento delle principali specie arboree e arbustive del Giardino attraverso i loro frutti.

Per i bambini ci sarà la possibilità, alle 11.00 e alle 16.00, di partecipare a laboratori didattici con specifiche attività sulla flora del Giardino Botanico.

Clicca la locandina per ingrandire.

giovedì 8 settembre 2011

Pedalando nel Delta





Clicca sulle immagini per ingrandire.

NO COKE

SI AL LAVORO PULITO e STABILE

NO al RICATTO di ENEL e alla BUGIA del “CARBONE PULITO” IN CAMBIO DI PRECARIETÀ E MALATTIE.

CHIEDIAMO UNA POLITICA SERIA DI SVILUPPO DEL TERRITORIO, CHE PROTEGGA GLI INTERESSI DELLE GENERAZIONI FUTURE E NON SOLO I PROFITTI DEI GROSSI GRUPPI INDUSTRIALI.

COMITATO DELTA BENE COMUNE
Per info: deltabenecomune@gmail.com



LE BUGIE E LE MEZZE VERITA' DI ENEL:

1 - Il carbone e' “pulito”: LA CENTRALE DI PORTO TOLLE EMETTERA ' OLTRE 10 MILIONI DI TONNELLATE ALL'ANNO DI POLVERI SOTTILI E ULTRASOTTILI CHE PORTANO TUMORI E DANNI ALLA VIE RESPIRATORIE. IN UN ANNO AVREMO 4 VOLTE LE EMISSIONI DEL TRAFFICO DI UNA CITTA' COME MILANO.

2 - Ci sarà la “cattura e sequestro della Co2” nel sottosuolo: QUESTA TECNOLOGIA NON SARA' PRONTA PRIMA DEL 2030 E CATTURERA' APPENA IL 10% DELLE EMISSIONI, PER IL RESTANTE 90% PAGHEREMO LE MULTE EUROPEE PER IL NON RISPETTO DEGLI ACCORDI SUL CLIMA.
3 - Creeremo migliaia di posti di lavoro: IL LAVORO DURERA' PER POCHI ANNI, SOLO PER LA RICONVERSIONE, POI I GIOVANI SARANNO DI NUOVO A CASA, TURISMO E AGRICOLTURA IRRIMEDIBILMENTE COMPREMESSI.

4 - La Centrale produrrà il 40% dell'energia richiesta dal Veneto: L’ITALIA HA PIU’ ENERGIA ELETTRICA DI QUANTA GLIENE OCCORRE: 106.000 MEGAWATT INSTALLATI CONTRO UN PICCO DI CONSUMO QUOTIDIANO DI 45.000 MEGAWATT. ORA VOGLIAMO ANCHE IL FEDERALISMO ENERGETICO?!

ALCUNI DATI SUL POLESINE:

Il settore turistico impiega già oltre 5000 persone ogni anno.
CHI DIFENDERA' QUESTI POSTI DI LAVORO messi a rischio dal carbone?

Nel Delta, dal 2005 al 2009: 43% di turisti italiani e + 47% di turisti stranieri.
In Polesine è possibile portare investimenti puliti e all’avanguardia, che creano lavoro stabile: turismo, interventi di efficienza energetica, pesca e agricoltura di qualità.

Stiamo affidando il futuro nostro e della nostra terra ad una multinazionale i cui Dirigenti sono già sotto processo per disastro ambientale nel Delta.
PERCHE' ORA DOVREMMO FIDARCI DEI SOLITI AFFARISTI?

mercoledì 7 settembre 2011

Guideincammino



Camminare non è solo il nostro strumento di lavoro

ma anche la nostra passione
E’ così che nasce il progetto “Guide in Cammino”. Si tratta di una iniziativa promozionale che si propone di far conoscere la figura professionale della Guida Ambientale Escursionistica, nel suo ruolo di interprete del territorio e di portatore di un valore aggiunto per lo sviluppo locale.
Per il lancio del progetto abbiamo scelto di percorrere la Via Francigena, nel tratto italiano dal Passo del Gran San Bernardo a Roma. Abbiamo scelto la Via Francigena perché è sicuramente il più noto, anche a livello internazionale, dei cammini italiani; perché nel tratto classico attraversa ben 7 regioni e, con il suo prolungamento fino alla Puglia, è ben rappresentativo della realtà italiana da nord a sud.
Dal 1 settembre al 15 ottobre 2011 Daniela Pesce e Luca Berchicci, Guide Ambientali Escursionistiche di professione, coordinatori AIGAE della Valle d’Aosta e del Lazio, prima ed ultima regione italiana attraversate dal Cammino, seguiranno le orme di Sigerico attraversando Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Toscana e Lazio fino alla Città Eterna.
A piedi ed in bicicletta per promuovere una mobilità a “impatto 0”.
Il tratto padano da Ivrea a Fidenza sarà percorso in bicicletta unendo alcune tappe; tutto il resto sarà percorso a piedi.
Slow Travel e Bioregionalità, cultura locale e comunicazione globale possono unirsi per generare un circolo virtuoso in cui il Pellegrino è il protagonista ed il “racconto “dei luoghi” e “l’emozione della scoperta” divengono il catalizzatore di una esperienza che va oltre i canoni tradizionali del turismo e, attraverso il “vissuto”, crea un autentico legame con il territorio.

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Guideincammino è un progetto dell'AIGAE(Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche)