sabato 27 settembre 2008

Vigliaccherie venatorie

Malta : denunciato un massacro di uccelli

Ancora una denuncia da parte del Comitato contro il massacro degli uccelli (Cabs) che ha documentato l'uccisione da parte di cacciatori maltesi di una rarissima cicogna nera (26/09/08)
«Questo e' inaccettabile ed il governo deve intervenire subito contro questo massacro irresponsabile» ha detto un portavoce del Cabs che ha filmato l'accaduto e consegnato il video alla polizia per ulteriori indagini sui responsabili.
La settimana scorsa il Cabs ha chiesto al governo della Valletta di chiudere «subito la stagione di caccia sull'isola di Malta». Il Cabs - organizazzione di ornitologi volontari europei - e' presente nell'isola con 24 osservatori per la stagione di caccia aperta dall’1 settembre. In un comunicato, il Comitato afferma che, secondo una stima fatta dai loro esperti, «piu' di cento uccelli protetti sono stati massacrati».


In video un falco pecchialo - Honey Buzzard - (Pernis apivorus) ucciso dai prodi cacciatori maltesi.

Gli ornitologi puntano il dito contro la caccia condotta in «modo indiscriminato e illegale». L'anno scorso la stagione di caccia a Malta e' stata chiusa in anticipo per ordine del governo, su pressione dall'esecutivo Ue dopo una serie di denunce di caccia indiscriminata di specie protette.
Vicino a Rabat i volontari del CABS hanno assistito all’abbattimento di due falchi di palude (Circus aeruginosus) e hanno filmato il cacciatori che ne andavano a recuperare i cadaveri. Poco prima a Blue Grotto un gheppio (Falco tinnunculus) era stato letteralmente disintegrato da sei fucilate consecutive davanti agli occhi degli ornitologi. Alle 23:00 un gruppo di cacciatori ha aperto il fuoco contro un roost di falchi, cercandone poi i corpi con delle torce.
A Buskett Gardens, la piu’ importante area di sosta dell’isola, sono stati contati 500 pecchiaioli, 200 falchi di palude e 90 lodolai (Falco subbuteo) e dozzine di altri rapaci, tra cui falchi pescatori, gheppi e 31 Grillai (Falco naumanni). Solo grazie al dispiegamento di una massiccia forza di Polizia e dei volontari i cacciatori si sono tenuti alla larga dal luogo, ma si sono rifatti altrove.
Il mattino successivo, alle 5:30, ai confini di una riserva di caccia vicino a Mizieb, una quarantina di cacciatori ha aperto il fuoco contro uno stormo di falchi di palude. I volontari hanno contato 150 spari e almeno 6 uccelli cadere al suolo. Altri 15 sono stati feriti ma hanno continuato a volare.
Un altro team di volontari in azione nel sud dell’isola, a Fiddien Reservoir, e’ stato testimone del quasi completo massacro di uno stormo di venti falchi di palude ad opera di cacciatori. Due pecchiaioli feriti da fucilate sono stati consegnati al centro di riabilitazione dello International Animal Rescue ma le loro speranze di sopravvivenza sono minime.
"Gli elementi raccolti direttamente sul campo ci convincono che le affermazioni dell’associazione dei cacciatori maltesi FKNK che chi spara agli uccelli protetti rappresenta solo una minoranza di pecore nere sono parole vuote e senza senso» ha dichiarato il dirigente del CABS Alexander Heyd. «La maggior parte dei cacciatori prende parte a queste carneficine ed e’ necessario che il Governo maltese intervenga chiudendo immediatamente la caccia per consentire un passaggio sicuro ai migratori sui cieli dell’isola che rappresenta un punto di sosta fondamentale nel Mediterraneo.»

Tratto da:tutelafauna.it

Nessun commento: