domenica 20 aprile 2008

SECONDA GIORNATA NAZIONALE DELLA BIODIVERSITA'



TOCCA AL DELTA DEL PO, PARADISO ITALIANO DEGLI UCCELLI

Per il secondo anno consecutivo, Geo e Wwf Italia organizzano la giornata nazionale della biodiversità, 24 ore interamente dedicate alla ricchezza della vita all’importanza della biodiversità per la nostra sopravvivenza e il nostro benessere.

L’evento si svolgerà dal 9 all'11 maggio e vedrà la partecipazione di circa 50 ricercatori che effettueranno rilevi biologici negli ecosistemi dei parchi regionali del Delta del Po. Ma poiché la biodiversità non interessa solo la scienza, ma prima di tutto noi, tutti possono partecipare, realizzando la "propria giornata della biodiversità".

Info: www.geomondo.it

In foto Bombo dei pascoli su fiore di tarassaco.

sabato 19 aprile 2008

Birdwatching & Slow Tourism Events


A Comacchio (Fe), nel Delta del Po, 20 aprile - 11 maggio Birdwatching & Slow Tourism Events, per informazioni: www.podeltabirdfair.it
Nel 2009 ritornerà la " International Po Delta Birdwatching Fair" la Fiera Internazionale del Birdwatching e del Turismo Naturalistico.
See you.

venerdì 11 aprile 2008

Otto miliardi di api morte ...


... pari a 200.000 alveari (calcolando una popolazione media per alveare nel periodo tardo autunno – inizio primavera quando si contano i morti) una perdita economica per il mondo agricolo di 250 milioni di euro per mancata impollinazioni delle piante e conseguente riduzione dei raccolti. Numeri veramente impressionanti!!
Il motivo della moria deriva dalle contaminazioni chimiche conseguenti all’ingiustificabile e crescente utilizzo in agricoltura di molecole neurotossiche, neonicotinoidi che causano spopolamento degli alveari e che appestano campagne e ambiente.Decine di migliaia di alveari delle zone coltivate a mais, dove impera la siccità e dove le api si abbeverano di rugiada contaminata, anche quest’anno non produrranno più miele perché saranno state uccise, in ciascuna famiglia, decine di migliaia di api di campo, ubriacate e incapaci di ritornare alla loro arnia. Una produzione agricola che contribuisca alla difesa dell’a ambiente è possibile: agli agricoltori debbono essere proposti mezzi tecnici e modalità tecnologiche produttive che siano eco compatibili e che non comportino costi sociali e ambientali. Spetta alle pubbliche autorità, agli uffici comunitari e in Italia ai Ministeri della Salute e dell’Agricoltura, assicurare e garantire la mancanza di rischi di sorta e la massima compatibilità ambientale delle molecole chimiche utilizzate per coltivare. Le procedure pubbliche in uso sono inadeguate per valutare e monitorare la effettiva pericolosità delle gran quantità di insetticidi irrorati e utilizzati nei nostri campi e, infatti, anno dopo anno si verificano fenomeni sempre più gravi di moria e di spopolamento degli allevamenti apistici italiani. Il danno per i cittadini e per gli agricoltori rischia di divenire doppio! Si spende di più per l’acquisto del seme e dei prodotti fitosanitari e si rischia domani di raccogliere meno perché l’azione di impollinazione fatta dagli insetti è insufficiente. Le api sono una vera e propria sentinella ambientale. Per raccogliere un chilo di miele visitano milioni di fiori e ettari ed ettari di territorio. Questo le rende particolarmente sensibili a tutti gli inquinamenti. Gli apicoltori si sono accorti per primi di quello che sta accadendo e dicono al mondo agricolo:”attenzione, queste nuove famiglie di insetticidi costituiscono un problema grave per tutti, ma prima di tutto sono un problema per gli agricoltori stessi.Se vogliamo mantenere la fertilità dei terreni non dobbiamo lasciar prevalere un modello produttivo che rischia di trasformare in un deserto anche la terra più fertile e ricca di forme vitali".
Martedì 8 aprile 2008 LegAmbiente e U.N.A.API (Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani) si sono dati appuntamento davanti al Ministero dell’Agricoltura per un sit in , ambientalisti e apicoltori hanno chiesto e reso noto quanto sia necessario e possibile che, finalmente, sia responsabilmente scelto e deciso di:
dare ascolto al drammatico allarme e alle molteplici testimonianze degli apicoltori italiani e voler finalmente prendere atto della moria delle api e di tutti gli insetti utili causati dall’uso senza sufficienti precauzioni della chimica in agricoltura;
sospendere d’urgenza l’autorizzazione d’uso delle sostanze neonicotinoidi e/o ad azione neurotossica sistemica, quantomeno per tutte le colture visitate dagli insetti impollinatori e utili;
aggiornare, sia in Italia, sia nella U.e., anche in campo agricolo le procedure per una vera ed efficace valutazione di impatto ambientale, sia precedente che successiva all’autorizzazione d’uso, delle sostanze chimiche che vengono copiosamente immesse nell’ambiente.

Peccato che non li abbia badati (per non dire cagati) nessuno, che nessun giornale, radio o televisione ne abbia parlato o dato notizia. E’ più interessante e fa più notizia quel megaimbecille uscito dal grande fardello, seguirlo mentre fa shopping o va dalla morosa tradita … … che tristezza… meditate gente.

Fonte: www.apitalia.net
www.wikio.it