giovedì 13 settembre 2007

Progetto “Percorso d’arte nel Delta del Po”



Percorso d’arte nel Delta del Po, voluto dalla Regione e dalla Camera di Commercio di Rovigo, ha l’obiettivo di far scoprire all’Italia e all’Europa una zona di straodinario valore naturalistico nonché più grande zona umida d'Italia e di interesse internazionale.


Il percorso, che coinvolge i comuni di Rosolina,Taglio di Po, Ariano Polesine e Porto Viro passa attraverso i luoghi più interessanti della zona del Delta, siano essi luoghi d’importanza naturalistica, culturale o storica.
Il progetto ha visto l’istallazione di 4 diverse opere d’arte nelle 4 sedi strategiche scelte quali porte di ingresso nel Delta. Rivà di Ariano Polesine è la porta Sud sotto il Po di Goro, ai confini con il Delta Emiliano, sulla S.S. 309 Romea subito dopo la bellissima Mesola. Rosolina è invece la porta Nord, sempre sulla S.S. Romea subito dopo l’Adige, che con il Po di Goro formano i due confini naturali del Parco del Delta del Po. L’entrata Est e cioè dal mare è rappresentata da Porto Levante, quella Nord che si può considerare come la porta d’ingresso nel cuore del Delta è rappresentata da Ca’ Vendramin nel comune di Taglio di Po. Questo percorso di arte e natura è una combinazione insolita che dovrebbe fungere da richiamo per nuovi visitatori.
Il turista sarà accolto, da qualunque direzione entri, da un’opera d’arte scelta in base al legame simbolico con il territorio.
La volontà è quella, prima di tutto, di conservare e far conoscere le risorse esistenti sul territorio, per questo si è ricercata la continuità tra opera e luogo. Ne è esempio la scelta della sede della prima tappa del percorso, il Museo della Bonifica di Ca’ Vendramin, con l’ex idrovora ora museo, simbolo della storia del Polesine e dell’innovazione tecnologica che ne ha reso possibile lo sviluppo.

La prima opera “Oasi del Tempo” (in foto) di Simon Benetton, artista trevigiano di fama nazionale e internazionale, è stata inaugurata sabato 8 luglio 2006 presso la sede del Museo della Bonifica di Ca’ Vendramin nel comune di Taglio di Po.
La scultura Oasi del Tempo, vincitrice del concorso europeo indetto da Polesine Innovazione, è stata quella che ha meglio interpretato l’equilibrio tra i diversi elementi naturali protagonisti del Delta.
La convivenza di acqua, terra e vento ha ispirato all’artista un’opera che rappresenta delle “canne al vento” realizzata in acciaio cor- ten, materiale resistente agli agenti naturali. Dalla motivazione della Commissione esaminatrice, presieduta dal giornalista e scrittore Gian Antonio Cibotto, si legge: ‘per la sua semplicità e la sua essenzialità, ma anche per la sua pregnanza espressiva, la scultura di Benetton si è immediatamente imposta. “Canne al vento” che diventano quasi un “genius loci” e l’immagine stessa della duttilità di un territorio che è stato strappato alle acque per trasformarsi in propaggine ultima di una pianura fertilissima e di un paesaggio smemorante’.

“Migrazioni”, la scultura dell’artista Marino Di Prospero è stata inaugurata sabato 9 giugno 2007 a Rivà di Ariano nel Polesine .Lo stesso artista, ha descritto l’idea ispiratrice dell’opera come l’incontro di due realtà. La prima naturalistica espressa dall’idea delle migrazioni degli uccelli della zona del Delta così unici e legati all’acqua; la seconda, riguarda le genti del Polesine costrette ad emigrare e legate alla propria terra in continua lotta con tra il fiume ed il mare. L’opera, che rappresenta una barca quasi sollevata da ali di uccelli, ricorda all’artista un passato in cui si doveva lasciare le proprie terre per trovare fortuna altrove tanto in Polesine quanto in Abruzzo, sua terra natale.
“La scultura è la rappresentazione di una migrazione di persone e al contempo di una migrazione di uccelli, - ha spiegato l’artista - è un volo, è un viaggio di una barca. E’ il ricordo dell’esodo di massa che ha visto le genti del Veneto fino ad un tempo relativamente recente costrette a cercare fortuna in altre parti del mondo”.

L’opera “Guardiano del mare” dell’artista Cynthia Sah (nata ad Hong Kong nel 1952) è stata inaugurata il giorno 30 agosto 2007, presso i Moli Foranei di Porto Levante all’estremità orientale del Parco Regionale del Delta del Po, simboleggia una sorta di ingresso nel Delta del Po per chi arriva dal mare. “Guardiano del mare” è la terza delle quattro opere previste dal progetto.
“Guardiano del mare” è un’opera costituita da un monoblocco di marmo di Carrara (dimensioni mt. 1,55 x 0,75 x 3,60), che ripropone nella sintesi le forme della natura (una conchiglia, un’ala di uccello, una foglia) e che respira in lievissime curvature e sinuosità come se fosse la brezza del mare a modellarlo. Là dove il fiume conclude la sua corsa instabile per sciogliersi nel mare, c’è una sorta di bianchissima stele che suggerisce l’inviolabilità e l’immobilità dei suoi movimenti per dire che l’eternità è fatta di tanti frammenti di tempo che si saldano in una sola forma , concreta e visibile, ma nel contempo aerea e volatile. Un guardiano del mare che ispira protezione e garantisce una presenza, un’entità protettiva che sorveglia le acque e diventa un punto di riferimento. Un elemento in balia del vento, circondato dall’immensità del mare ma allo stesso tempo solido e fermo come un faro.

Manca la quarta opera che sarà inaugurata a breve in quel di Rosolina.
Le notizie sono in parte tratte dal sito di Polesine Innovazione.

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